L'aggettivo
L’aggettivo in posizione predicativa
L’aggettivo aggiunge al nome a cui si riferisce una qualità.
La funzione dell’aggettivo è predicativa quando il collegamento tra il nome e l’aggettivo avviene per mezzo di un verbo.
L'aggettivo è invariabile quando si trova in posizione predicativa. La posizione dell'aggettivo predicativo è in fondo alla frase.
Per esempio in questa frase:
Das Kind ist tot. ‘Il bimbo è morto.’
Das Kind ist tot. [tooltip] Il bimbo è morto. [/tooltip]
Peccato che contenga un'affermazione disperata. La frase successiva non potrà mai essere una consolazione per la madre:
Das Kind ist selig. ‘Il bimbo è beato.’
Das Kind ist selig. [tooltip] Il bimbo è beato. [/tooltip]
I due esempi si trovano nella seconda parte della storia.
Abbiamo detto che l’aggettivo in posizione predicativa non è declinato, proprio come nei dizionari dove troviamo il verbo all’infinito e il nome non declinato.
Studiare vocaboli
L’apprendimento del lessico ha la precedenza rispetto allo studio delle regole grammaticali.
Saranno pur sempre regole indispensabili, ma non lo sono a tale punto da far passare in secondo piano il tuo interesse di imparare con ogni lezione tante parole nuove.
Come abbiamo fatto per i nomi e come faremo per i verbi, conviene studiare gli aggettivi presenti nel nostro testo aiutandosi con delle liste. Più elenchi si fanno, più è facile memorizzare nuove parole.
cara | lieb | lieb [tooltip] cara [/tooltip] |
straniero | fremd | fremd [tooltip] straniero [/tooltip] |
stupido | dumm | dumm [tooltip] stupido [/tooltip] |
infingardo | nichtsnutzig | nichtsnutzig [tooltip] infingardo [/tooltip] |
vizioso | verkommen | verkommen [tooltip] vizioso [/tooltip] |
malato | krank | krank [tooltip] malato [/tooltip] |
grave | schwer | schwer [tooltip] grave [/tooltip] |
senza rimedio | unheilbar | unheilbar [tooltip] senza rimedio [/tooltip] |
Nella prima parte del nostro testo contiamo sei aggettivi che servono a introdurre i tre personaggi della storia, e due aggettivi (in tedesco) per definire la malattia del bimbo. Vediamo qui in seguito il collegamento tra questi aggettivi e le persone o cose a cui si riferiscono:
das Mädchen (lieb)
der Riesenkerl (dumm, nichtsnutzig, verkommen)
das Kind (krank)
die Krankheit (schwer, unheilbar)
Pirandello ci fornisce una ricca gamma di aggettivi, attentamente scelti. Questi aggettivi comunicano in modo efficace determinate qualità dei personaggi e arricchiscono la narrazione.
livido | fahl | fahl [tooltip] livido [/tooltip] |
sciolto | locker | locker [tooltip] sciolto [/tooltip] |
molle | schlaff | schlaff [tooltip]molle [/tooltip] |
morto | tot | tot [tooltip] morto [/tooltip] |
sbalordito | machtlos | machtlos [tooltip] sbalordito [/tooltip] |
terribile | schrecklich | schrecklich [tooltip] terribile [/tooltip] |
ormai acquisita | unumstößlich | unumstößlich [tooltip] ormai acquisita [/tooltip] |
Troviamo questi aggettivi nella seconda parte della storia, ambientata in una stanza piena d'ombra al crepuscolo (Zwielicht). Ci è quasi possibile immaginare la scena della stanza, senza conoscere i verbi.
das Zwielicht (fahl)
das Körperchen (locker, schlaff)
das Kind (tot)
der Riese (machtlos)
die Gewissheit (schrecklich, unumstößlich)
Alla fine c'è un esercizio riguardante questi aggettivi.
L’aggettivo in posizione attributiva
Un attributo serve a qualificare, determinare, caratterizzare un nome.
L’aggettivo in posizione attributiva si colloca sempre prima del sostantivo da cui dipende sintatticamente e che definisce semanticamente. In questa posizione troviamo l'aggettivo declinato.
L'aggettivo in posizione attributiva è in grado di indicare il genere, il numero e il caso del nome.
Alla pari dell'articolo? Vedremo.
Per adesso ci basta sapere che, insieme all'articolo, l'aggettivo ci dà tutte le informazioni necessarie per definire, per esempio, il genere del nome. Infatti nel breve elenco che segue è possibile riconoscere il genere di ogni nome basandosi sulla desinenza dell’aggettivo e/o dell'articolo.
tutto il corpicciuolo | das ganze Körperchen | das ganze Körperchen [tooltip] tutto il corpicciuolo [/tooltip] |
cara gloria | schöner Ruhm | schöner Ruhm [tooltip] cara gloria [/tooltip] |
un gigante sbalordito | ein machtloser Riese | ein machtloser Riese [tooltip] un gigante sbalordito [/tooltip] |
una terribile certezza | eine schreckliche Gewissheit | eine schreckliche Gewissheit [tooltip] una terribile certezza [/tooltip] |
Nella nostra lista di nomi abbiamo visto che l'articolo determinativo viene utilizzato per indicare il genere del sostantivo. L'articolo der indica il maschile. Ritroviamo la -r dell'articolo nella -r della desinenza dell'aggettivo. L'espressione schöner Ruhm ci dà l'informazione corretta: Ruhm è maschile.
Riformuliamo la regola:
In assenza dell'articolo o insieme all'articolo, l'aggettivo in posizione attributiva è in grado di dare tutte le informazioni necessarie per definire il genere, il numero e il caso del nome.
E così scopriamo facilmente:
das ganze Körperchen = Körperchen è neutro, perché l'articolo determinativo contiene la -s;
ein machtloser Riese = Riese è maschile, perché la desinenza dell'aggettivo contiene la -r;
eine schreckliche Gewissheit = Gewissheit è femminile perché sia l'articolo che l'aggettivo contengono la -e.
In appendice è presente un esercizio sugli aggettivi associati ai tre personaggi della nostra storia.
I gradi dell’aggettivo
Il comparativo di maggioranza
Il grado comparativo stabilisce un confronto tra due termini rispetto a una stessa qualità, per esempio: groß (‘alto’).
Il comparativo di maggioranza si costruisce in tedesco aggiungendo all’aggettivo il suffisso –er (groß — größer). Come groß, molti aggettivi monosillabi richiedono per il comparativo di maggioranza l’Umlaut.
Il paragone tra due termini si ottiene mettendo davanti al secondo termine di paragone la congiunzione als, in italiano di.
Ich fühlte mich viel größer als der Riese. ‘Io mi sentivo molto più alto del gigante.’
Ich fühlte mich viel größer als der Riese. [tooltip] Io mi sentivo molto più alto del gigante. [/tooltip]
Il superlativo
Il superlativo può essere di due tipi: assoluto e relativo.
(a) Il superlativo assoluto si forma accompagnando l'aggettivo con un avverbio. Vediamo l'esempio con l'avverbio ganz.
Si può mettere ganz sia prima dell’aggettivo usato predicativamente, sia prima dell’aggettivo usato attributivamente.
Die Träume sind alle ganz unterschiedlich. ‘I sogni sono tutti diversi l’uno dall’altro.’
Die Träume sind alle ganz unterschiedlich. [tooltip] I sogni sono tutti diversi l’uno dall’altro. [/tooltip]
eine ganz andere Sprache sprechen ‘parlare una lingua tutt’altra’
eine ganz andere Sprache sprechen [tooltip] parlare una lingua tutt’altra [/tooltip]
(b) Il superlativo relativo si forma aggiungendo all’aggettivo il suffisso –st. Precede il sostantivo e si declina, in quanto aggettivo attributivo.
Esso esprime il grado massimo o minimo di una qualità, relativo a un gruppo.
Nel racconto di Pirandello il superlativo relativo esprime la forma peggiore della malattia da cui è afflitto il bimbo, paragonata ad altre forme meno gravi; o la stanza buia, più buia di ogni altra stanza.
„Morbus Pot“ in einer seiner schwersten und unheilbaren Formen. ‘Morbo di Pot in una delle sue forme più gravi e senza rimedio.’
„Morbus Pot“ in einer seiner schwersten und unheilbaren Formen. [tooltip] “Morbo di Pot” in una delle sue forme più gravi e senza rimedio. [/tooltip]
Das Zimmer war in tiefstem Schatten. ‘La stanza era invasa dall’ombra.’
Das Zimmer war in tiefstem Schatten. [tooltip] La stanza era invasa dall’ombra. [/tooltip]